Collaborazioni editoriali

La Società Storica collabora regolarmente con altre organizzazioni culturali promuovendo lo studio della storia in un’ottica sovraregionale. Da queste collaborazioni sono nati incontri, giornate di studio e alcune opere di rilevo hanno potuto contare su un nostro sostegno. Anche questi volumi possono essere ordinati all’indirizzo Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!


1620: La rivolta di Valtellina: Atti della giornata di studio, Tirano, 12 settembre 2020

a cura di Augusta Corbellini e Daniele Papacella.

I gravi atti di sangue del 1620, meglio noti come “Sacro Macello”, furono l’esito drammatico di una concatenazione di conflitti già esistenti fra sudditi e signori, fra cattolici e protestanti, ma anche di interessi strategici e geopolitici internazionali.

In passato le valutazioni delle cause e degli effetti della rivolta della Valtellina da parte degli storici valtellinesi e grigioni sono state discordanti.
La Giornata di studio, organizzata a 400 anni di distanza dai fatti, alla quale hanno partecipato ricercatori italiani e svizzeri, si è proposta di fare il punto sullo stato delle ricerche con l’intendo di arrivare ad un’interpretazione più oggettiva e condivisa di quanto accaduto.

Il volume esce nella Collana “Atti e Documenti” della Società Storica Valtellinese. Degno di interesse il saggio di Arno Lanfranchi dedicato alla Valle di Poschiavo.

Sondrio, 2021, ISBN 978-88-88058-29-0

 

 

 

Guida alla storia e ai luoghi della Riforma

poschiavo nei nomi

Bregaglia, Chiavenna e la valle della Mera, Morbegno e la bassa valle, Sondrio e la Val Malenco Teglio e Tirano, Poschiavo, Bivio Stalla, Il Moesano

A cura di Jan-Andrea Bernhard, Augusta Corbellini, Daniele Papacella, Guglielmo Scaramellini

Nel 1512 la Valtellina, Bormio e Chiavenna diventano sudditi dei Grigioni. Pochi anni dopo, nella Repubblica alpina si diffonde la Riforma e, dal 1542, con la repressione dei movimenti ereticali da parte della Chiesa cattolica, i territori di lingua italiana diventano meta e rifugio per molti esuli per fede in fuga dall'Italia. Le loro idee sono umaniste e riformatrici, ma spesso non in linea con il movimento che si consolida a nord delle Alpi. E, mentre a nord le nuove idee teologiche trovano larga accoglienza, nei territori sudditi suscitano incomprensioni con i governanti e conflitti confessionali che sfociano nei tragici fatti del luglio 1620 con la ribellione dei sudditi e il massacro dei protestanti. Questa pubblicazione è nata dalla collaborazione fra dieci storiche e storici della Provincia di Sondrio e dei Grigioni. Nei loro contributi ripercorrono le vicende partendo dai luoghi, ricostruendo i fatti e analizzando le idee dei protagonisti dell’epoca.

Geschichte und Orte der Reformation. Ein Führer
Im Jahre 1512 werden das Veltlin, Bormio und Chiavenna zu Untertanengebieten der Drei Bünde. Wenige Jahre später verbreitet sich in der Alpinen Republik die Reformation, und ab 1542, mit der Unterdrückung der ketzerischen Bewegungen durch die katholische Kirche, werden die italienischsprachigen Gebiete Ziel und Zuflucht für zahlreiche Glaubensflüchtlinge aus Italien. Ihre Ideen sind humanistisch und reformatorisch, oft aber nicht auf derselben Linie wie die Bewegung, die sich nördlich der Alpen bildet. Während im Norden die neuen theologischen Ideen weitgehend gut aufgenommen werden, stossen sie in den Untertanengebieten auf Unverständnis bei den Regierenden und wecken konfessionelle Konflikte, die zu den tragischen Ereignissen im Juli 1620 eskalieren - zur Rebellion und zum Massaker der Protestanten. Diese Publikation ist entstanden aus der Zusammenarbeit von zehn Historikerinnen und Historikern der Provinz Sondrio und Graubündens. In ihren Beiträgen verfolgen sie die Ereignisse, gehen von Ortschaften aus, rekonstruieren die Tatsachen und analysieren die Ideen der Hauptdarsteller jener Epoche.

Poschiavo/Sondrio 2020, ISBN 978-88-88058-26-9

 

Donne d’oltre frontiera: Storie di migrazione tra Lombardia e Grigioni nel secondo dopoguerra

Francesca Nussio

«Volevamo braccia, sono arrivati uomini», recita la celebre frase di Max Frisch sulla migrazione italiana in Svizzera del secondo dopoguerra. Soltanto da alcuni anni la ricerca storica sta mettendo in evidenza come, tra questi uomini, vi fossero anche molte donne. Finora sono stati considerati soprattutto i flussi diretti verso i centri urbani e industriali della Confederazione; in questo volume lo sguardo si posa invece sulla fascia di frontiera meridionale del Canton Grigioni: su un movimento da periferia a periferia tra regioni vicine e culturalmente simili, divise però da un confine di stato.

L’indagine si basa sulle testimonianze orali di diciannove donne originarie della provincia di Sondrio e di altre province lombarde che, da giovani nubili, si sono recate oltre confine come braccianti agricole, domestiche, lavandaie, cameriere, ecc. «O fare la serva laggiù o venire in Svizzera a lavorare», riassume una di loro. Attraverso la presentazione di singole testimonianze e un’analisi comparativa, il volume compone un vasto e articolato racconto corale che, in costante tensione tra singolare e plurale, insegue i nessi tra i ricordi individuali, verso una storia collettiva delle «donne d’oltre frontiera».

Questo volume è il risultato del progetto di ricerca promosso dall’Istituto per la ricerca sulla cultura grigione (Coira, Svizzera, www.kulturforschung.ch) ed è escito presso la casa editrice di Roma Viella. La Società Storica aveva sostenuto e incoraggiato Francesca Nussio in una prima fase esplorativa del lavoro.

Roma 2020, ISBN: 9788833133386

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Circa 2'500 fotografie testimoniano quasi un secolo di storia della Valposchiavo a cavallo fra il 19esimo e il 20esimo secolo.

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Il Centro di documentazione sulla storia della Val Poschiavo è ospitato in un locale al terzo piano della Casa Besta a Brusio.

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