LETTURE E DOCUMENTI

MEDIOEVO

La storia della Valposchiavo negli anni precedenti il 1200 rimane in larga misura oscura. È noto soltanto che alla fine dell’VIII secolo la pieve di Poschiavo entra a far parte dei possedimenti dell’abbazia parigina di S. Dionigi e che la valle, dal punto di vista ecclesiastico, dipende dalla diocesi di Como.

Attorno all’inizio dell’XI secolo sorge la chiesa di San Romerio, la cui comunità di «servitores» ha presumibilmente un ruolo importante nell’urbanizzazione della bassa Val Poschiavo.

Alla fine del XII secolo, diritti di signoria sono esercitati in Val Poschiavo dai signori di Matsch-Venosta. Ma la loro posizione è precaria. Sulla valle cercano di estendere la loro influenza sia la città di Como, sia il vescovo di Coira.

Nel 1350 la Val Poschiavo passa sotto la dominazione dei Visconti di Milano, ormai signori di Como. Ma la cessione da parte di Milano del feudo poschiavino a Giovanni Malacrida, castellano di Musso, nel 1406, spinge i poschiavini a chiedere protezione al vescovo di Coira e ad aderire di fatto nel 1408 alla Lega Caddea. La valle si orienta così definitivamente verso nord.

Letture

Arno Lanfranchi (a cura di): 1408 – La Valle di Poschiavo sceglie il nord, Collana di storia poschiavina, Poschiavo 2008.
Sei autori descrivono la situazione politica e istituzionale della Valposchiavo alla fine del Medioevo. Il volume è bilingue.

Daniele Papacella (a cura di): San Vittore Mauro, La Collegiata di Poschiavo attraverso i secoli, Collana di storia poschiavina, Poschiavo 2003.
Un lavoro a più mani che ripercorre la lunga storia della chiesa matrice della valle fra arte e politica, fra spiritualità e conflitti. Si parte dalle sue prime attestazioni, passando per la riedificazione tardogotica – avvenuta fra il 1497 e il 1503 – per arrivare ai fino ai più recenti interventi di restauro.