LETTURE E DOCUMENTI

ETÀ MODERNA

Per la Valposchiavo, l’Età moderna si apre nel segno dell’autonomia comunale e della conquista della Valtellina da parte dello Stato delle Tre Leghe. In un questo clima di mutamento s’inserisce anche l’arrivo di profughi religiosi dall’Italia e l’inizio della predicazione riformata, negli anni ’40 del XVI secolo. Una parte consistente della popolazione passa alla Riforma, soprattutto nei centri di Poschiavo e Brusio.

La convivenza tra cattolici e riformati è inizialmente descritta come pacifica. L’equilibrio si rompe però nel 1620. In Valtellina scoppia un’insurrezione contro i Grigioni. La violenza dei rivoltosi colpisce dapprima i riformati valtellinesi, ma raggiunge anche Brusio (1620) e Poschiavo (1623). Il rapporto tra le confessioni si fa teso. Un accordo che regola la convivenza è raggiunto solo in seguito all’intervento delle Tre Leghe nel 1642.

In generale, il XVII secolo si profila come epoca di crisi. Nel 1630 un grave epidemia di peste colpisce la valle. Risale invece al 1631 il più antico documento conservato sui processi per stregoneria. La caccia alle streghe si protrarrà fino al 1753.

Iniziata con l’annessione grigione dei territori valtellinesi, l’epoca moderna volge al termine nel segno della separazione fra Val Poschiavo e Valtellina. Nel 1797 Napoleone Bonaparte annette la Valtellina alla Repubblica cisalpina.

Letture

Riccardo Tognina, Il comun grande di Poschiavo e Brusio, Poschiavo 1975. Lo studio di Riccardo Tognina sulle istituzioni di valle dell’Epoca moderna rimane una pietra miliare della storiografia valposchiavina.

Jan-Andrea Bernhard e altri: Guida alla storia e ai luoghi della Riforma, Poschiavo/Sondrio 2020. Un affresco dedicato alla Riforma di lingua italiana nella Repubblica delle Tre Leghe dalle origini negli anni Venti del Cinquecento al 1620.

Augusta Corbellini e Daniele Papacella (a cura di) : 1620, La rivolta di Valtellina, Atti della giornata di studio: Tirano, 12 settembre 2020. Una miscellanea di Studi in cui si fa il punto sulla ricerca storica. Di particolare interesse locale l’articolo di Arno Lanfranchi sull’eccidio dei protestanti a Poschiavo nel 1623.

Cronache della Val Poschiavo tra XVI e XVIII secolo

(a cura di Andrea Tognina)
Tra il XVI e il XVIII secolo, vari autori lasciarono testimonianze scritte sulla Val Poschiavo. Si tratta sovente di testi di grande interesse per la ricerca storica, ma non sempre facilmente reperibili, sia perché mai tradotti in italiano (qualora si tratti di testi in latino o tedesco), sia perché pubblicati in volumi ormai da tempo fuori commercio. Documenti in formato pdf.

La «Raetiae alpestris topographica descriptio» di Durich Campell (1573)
Visita del vescovo di Como Feliciano Ninguarda in Val Poschiavo (1589)
Il «Breve Racconto della Miracolosa Madonna detta Santa Maria di Poschiavo» di Francesco Badilatti (1717)
Almanacco dei Grigioni 1928
Almanacco dei Grigioni 1929
La «Geografia retica diramata in ciascuna communità manuscritta» di Andrea Cellario (seconda metà del XVIII secolo)
Quaderni grigionitaliani, 6 (1936-1937)